Iniziati lunedì 25 giugno, presso la sede della nostra Facoltà nell’ex convento delle Terese, i workshop di New Basic Design, coordinati da Giovanni Anceschi e tenuti da Giovanni Lussu e Cristina Chiappini procedono intensamente, con grande impegno dei partecipanti, dottorandi e non.
Ultimo giorno prima della presentazione degli elaborati…
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Month: June 2007
II International Advanced Course:Public Communication & Applied Ethics on Nanotech
II International Advanced Course:
Public Communication & Applied Ethics on Nanotechnology.
Learning from the GM Debate
23-28 september 2007
St. Edmund Hall, Oxford UK
This Advanced Course is aimed for all those working in nanotechnology with an interest in its public communication and ethical implications.
There are strong indications that nanotechnology may well be facing a public debate similar to those which have confronted the nuclear, chemical and biotechnology industries. Public communication and engagement are essential for its responsible development.
This six-day Advanced Course will enable the participants to carry out a wide variety of public communication activities discussing the social and ethical implications of their work with confidence.
The programme provides leading experts in public policy, science communication, ethics, risk assessment and regulatory affairs in the nanotechnology field. Participants will be trained in writing, speaking and debating and in preparing practical communication plans. Through debate sessions, role play and group work the participants will be familiarised with ethical and social issues in nanotechnology and the various topics and positions in the debate which they can use in their own work.
The participants of the course will acquire:
• knowledge of the relevant ethical, legal and social aspects of nanotechnology
• skills to communicate effectively with the media and the public
• understanding of issues involved in the public acceptance of nanotechnology
Informazioni dal sito di NanoBio-Raise
dove è possibile scaricare una brochure con tutti i dettagli, il calendario e il modulo per l’iscrizione (entro il 27 luglio).
New Basic Design Lab #2. Fra ricette e interfaccia
Ha avuto inizio oggi la seconda edizione dei workshop dedicati al Basic Design – o meglio al New Basic – promossi per il nostro dottorato da Giovanni Anceschi, con la collaborazione organizzativa di Nunzia Coco, Pietro Costa, Nicola Vittori e inoltre i “nostri” Simona Romano e Davide Fornari.
Se lo scorso anno è stato dedicato ai maestri della disciplina – Itten, Moholy Nagy, Maldonado, Albers e Munari – quest’anno l’obiettivo è piuttosto di allacciarsi al contemporaneo, segnalando come la teorica e la pratica dei fondamenti, oltre che sempre necessarie, possano essere testimoni del mutamento. E non solo perché le esercitazioni – che sono la modalità principe del basic – possono riflettere i segni del contemporaneo ma perché, in effetti, è oggi possibile parlare propriamente di un New Basic, quello in cui ampio rilievo è dato al tempo, alla temporalità. Non a caso, quindi, a tenere i workshop di questa edizione sono stati chiamati Giovanni Lussu e Cristina Chiappini, che hanno oggi illustrato le finalità dei laboratori.
È ben vero, ha ricordato Anceschi introducendo la giornata con un percorso che naturalmente ha toccato Bauhaus e Ulm, che il panorama italiano specialmente è stato piuttosto restio ad accogliere le tematiche del Basic, o meglio è stato piuttosto lento nel prenderne consapevolezza, giacché anche nel nostro paese i fondamenti hanno avuto insigni – e forse inconsapevoli – Maestri: Bruno Munari, Gianni Colombo, Anceschi stesso e il Gruppo T… Molti problemi sono sicuramente derivati anche da una problematica linguistica, laddove non esiste in italiano un corrispondente per il termine tedesco Gestaltung; e del resto neppure l’inglese design è preciso in questo senso, visto che contiene l’idea del disegno come rappresentazione, mentre il fulcro del Basic è proprio il dare forma, configurare… che sia con la matita oppure direttamente con l’argilla fra le mani non fa differenza!
Ma oggi qualcosa si sta muovendo pure in Italia, anche per stimolo dell’impegno di chi come Anceschi prosegue non solamente nel fare “l’ultimo dei Mohicani”, come egli stesso si è definito ironicamente e con riferimento alla scuola di Ulm – quella di Maldonado, per intendersi –, ma anche nel promuovere le potenzialità sempre attuali del Basic. Per questo centrale è l’esercitazione, che è sempre “d’autore”, ma adattabile, modificabile.
Da oggi e fino a venerdì 29 – quando saranno presentati i risultati, per finire con l’aperitivo musical-interattivo organizzato da Davide Rocchesso con Stefano Delle Monache, Pietro Polotti – i partecipanti affronteranno dunque due stimolanti workshop.
Una ricetta di Caponata alla siciliana – salsa San Bernardo è al centro del laboratorio Sinsemie. Notazione sinsemica di processi interattivi di Giovanni Lussu, che da anni scrive e opera per sostenere che “la lettera uccide”, come recita il titolo di un suo famoso testo, ovvero per far riflettere sugli errori di una impostazione o meglio un “paradigma”, che, con origine in Aristotele, informa la mentalità occidentale in merito a pensiero, parola e scrittura, ponendo quest’ultima come espressione di terzo grado. Con non pochi paradossi e contraddizioni, tutti evidenti nelle lingue che parliamo e negli alfabeti che usiamo. Viceversa, sostiene Lussu, è necessario un cambio di paradigma per far comprendere che oralità e scrittura sono forme che vivono su un piano di parità, intendendo peraltro per “scrittura” non il recinto dell’alfabeto – ben lontano, dice, dall’essere la forma scritta più evoluta – bensì forme, gesti, segni che sono espressione di primo grado. E simili considerazioni mirano anche a scardinare quella separazione fra immagine e scrittura che ancora sopravvive forte nella mentalità comune.
Partendo da una ricetta tratta dal Talismano della felicità, XIX ed., 1949, appunto Caponata alla siciliana – salsa San Bernardo i partecipanti dovranno sviluppare sistemi visuali, di segni, in grado di restituirne contenuti e istruzioni con una unica ricetta, o vincolo: escludere la notazione alfabetica.
Cristina Chiappini propone invece di lavorare su un tema a lei caro, quello del corpo e dell’interazione: The Body of Basics Interface interaction design.
Partendo dal Basic Design “classico”, l’ispirazione della sua proposta attinge però alla contemporaneità, all’attualità, alla mutata relazione con il corpo che molti di noi oggi esperiscono: il nostro corpo, il corpo degli altri, il corpo in rapporto con dispositivi e interfacce, l’immaginario collettivo del corpo così come è oggi filtrato o esposto negli spazi per esempio di YouTube. Se come ha scritto McLuhan la fotocopiatrice ci rende editori, è anche vero con de Kerckhove che internet ci rende tutti produttori televisivi. YouTube e fratelli sono questo. Affrontare i fondamenti della progettazione, quindi, significa indagare la coscienza che abbiamo del nostro proprio corpo e, insieme, le modalità con cui è possibile programmare e pilotare le esperienze altrui nell’uso che del nostro corpo facciamo, organizzando spazio e tempo. The Body of Basics mira a sviluppare l’attitudine progettuale a gestire contemporaneamente piani differenti, a organizzarli mediante una microregia che nasconde molteplici complessità.
Partendo da contributi sonori e visivi che i partecipanti trarranno da se stessi, dal loro corpo, le parti così ottenute verranno ricostruite in identità interattive, giocando con ironia sul sé.
Inspirational Design Happening a San Servolo
Ian Anderson
Inspirational Design Happening.
Venezia, 28 giugno 2007,
San Servolo, Venice International University
La terza edizione degli Inspirational Design Happenings, gli incontri con designer di fama internazionale organizzati da Bombay Sapphire – il gin inglese con l’originale bottiglia in vetro blu – rivolti a designer e architetti emergenti, e a tutti gli appassionati di cultura visiva contemporanea, fa tappa a San Servolo il 28 giugno 2007, con Ian Anderson, fondatore di The Designers Republic, il gruppo nato a Sheffield (Uk) nel 1986 e che ha contribuito a definire la principale tendenza grafica degli anni ’90, legandosi soprattutto alla ricerca estetica, alla sperimentazione radicale e alla musica elettronica contemporanea.
informazioni in un’altra “stanza” inspirationalroom.com
Turismo per tutti
CONFERENZA ANNUALE EIDD – DESIGN FOR ALL
Milano, Palazzo della Triennale (viale Alemagna 6)
28 – 29 giugno 2007
L’appuntamento consueto organizzato da EIDD – Design for All Europe sarà quest’anno dedicato al tema Tourism for All (Turismo per tutti).
In due intense giornate, come leggiamo dal comunicato stampa, si cercherà di rispondere a domande come: «Che cosa è il turismo nel 2007 e come si progetta? I prodotti e servizi attualmente disponibili rispondono davvero alle richieste di un mercato in evoluzione? Esiste un dialogo concreto tra utenti e fornitori dei servizi sufficientemente sviluppato per garantire una risposta efficace? È possibile misurare l’accessibilità dei servizi turistici? E, in fine dei conti, si tratta di un investimento che rende?».
Obiettivo sarà tentare di capire come migliorare l’offerta di prodotti e servizi turistici seguendo la metodologia Design for All, ovvero del design inteso «per la diversità umana, per l’inclusione sociale e l’uguaglianza».
In particolare l’attenzione si focalizzerà su 6 macro-argomenti:
1. L’evoluzione del turismo e il suo impatto economico;
2. Il turismo in Italia;
3. Il turismo congressuale quale nuovo settore di crescita nel campo dei viaggi;
4. Le tre gambe della sostenibilità del turismo: ecologico, sociale, economico;
5. Il benchmarking dei servizi turistici: i pro e i contro dei sistemi di marchio dell’accessibilità;
6. Design for All nel turismo in teoria e in pratica.
Per informazioni, programma e iscrizione: www.design-for-all.org
ciao, Dino
Il 6 aprile scorso è morto Dino Gavina, il papà del design italiano. Non credo ci sia molto di più da dire, se non ricordarlo per la sua instancabile attività.
Ciao, Dino!
Il ruolo dell’evidenza scientifica nella pratica del design + Design e medicina della riabilitazione
Venerdì 15 giugno, dalle 9.00, a Venezia saranno presenti Jorge Frascara, docente dell’Università di Alberta (Canada) e Guillermina Noël – che ha conseguito un Master in comunicazione visiva presso lo stesso ateneo – che svilupperanno temi della comunicazione visiva e dell’interazione.
Frascara presenterà due progetti realizzati recentemente, in cui ha cercato di ottimizzare le funzioni comunicative tramite un metodo molto accurato. Per fare questo, ha cercato di basare le proprie decisioni sulla conoscenza disponibile dei fattori umani, principalmente quelli percettivi e cognitivi.
Noël invece presenterà un progetto user-centered – si tratta di un board game – realizzato per aiutare persone malate di afasia, a causa di danni subiti al cervello. “In un’area altamente specializzata come quella degli studi sui problemi neurologici, la comunicazione visiva può aiutare i terapisti ad aumentare e accrescere i loro strumenti.”
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